IL PROGETTO VIRTUAL QUEENS
Questo progetto è stato finalista alla selezione del Premio Nazionale delle Arti 2006: ai tempi era stato creato in Flash ma solo adesso lo abbiamo convertito in HTML5, nuovamente disponibile a tutti e fruibile da qualunque dispositivo.
La parola avatar, derivata dalla lingua sanscrita, significa letteralmente "disceso"; nella tradizione religiosa induista consiste nella deliberata incarnazione di un Deva – una divinità – o del Dio stesso, in un corpo mortale, al fine di svolgere determinati compiti.
Questo vocabolo è entrato, ormai da tempo, nel linguaggio informatico di tutti i giorni: l'avatar ha preso a significare, su internet, l'alter ego virtuale dell'utente, ossia un personaggio che ne fa le veci all'interno della Rete. Non vi è un limite al numero di avatar che ogni utente può crearsi, né è necessario che essi siano verosimili all'originale. Si può affermare, in effetti, che in Rete ogni avatar SIA l'originale.
Nel mio progetto ho voluto creare tre avatar di me stessa: questi personaggi, sebbene molto differenti tra loro, sono al tempo stesso ognuno l'incarnazione veritiera della me stessa reale. L'utente potrà relazionarsi con i diversi avatar, digitando sulla barra dei comandi un verbo alla forma imperativa [ad es. "mangia", "dormi" o "gioca"]. Tutti i comandi digitati sul sito verranno salvati su database ed il costante aggiornamento del database renderà il programma ed i suoi personaggi sempre più verosimili ed interattivi.
Tanto maggiore sarà quindi la mole di dati immessi, tanto la conversazione potrà essere dinamica, avvicinandosi ad una totale identificazione dell'utente fisico con quello virtuale.
Mara Mascaro
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